Evabbè, Laura. C'hai provato. Così impari a discostarti troppo dallo smalto rosso! Appena ho visto questa nail art sul
blog di Miss Cecily, mi sono detta che dovevo provare, sopratutto perché mi sembrava semplice ma carina e d'effetto.
E indovinate? Non ci sono riuscita ma, da brava girl scout quale io sono, ho documentato il mezzo disastro per vedere dove ho sbagliato.
Ho usato uno smalto Kiko color carne coi brillantini, uno dei miei nude favoriti, e poi il Samoan Sand di OPI. E ovviamente le gocce Essence per velocizzare il tutto, alcool e un trafiletto su Klimt preso da La Repubblica.
Ho steso lo smalto color carne, ricordandomi il motivo per cui anche se è molto carino non lo uso mai: anche con le goccine Essence ci mette i secoli ad asciugarsi. Cattivo presagio? Probabile.
Il procedimento poi è piuttosto semplice: si bagna leggermente l'unghia -con lo smalto perfettamente asciutto- nell'alcool (o anche disinfettante, ho letto in giro) e poi si preme il foglio di giornale per qualche secondo. Si solleva molto delicatamente e le lettere rimangono impresse.
Fin qua ci sono. Ma mentre staccavo i fogli di giornale ho notato che lo smalto sotto veniva via. Questo è naturalmente dettato dalla mia cialtronaggine dal fatto che magari facevo meglio ad aspettare qualche minuto in più prima di usare i fogli di giornale.
Poi, passo subito il Samoan Sand, che usando da solo è molto carino ma qui ha coperto, diciamo, un buon 90% delle parole. Inoltre se ne è portato via alcune.
In definitiva: ci riprovo, anche perché quando si tratta di cose sostanzialmente inutili io DEVO riuscirci, è una questione d'orgoglio. Però, alcune note:
1) tra lo smalto base e le parole metterò uno strato di top coat.
2) non avrò fretta.
P.S.: questa non è un tutorial. E' un non-tutorial, ossia "cosa non fare per far venire bene una nail art". Una cosa del tipo "non fatelo a casa".
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