Particulère vs. Kiko 321

Sembra che io provi un particolare piacere sadico a maltrattare gli smalti di Chanel -ed infatti è anche vero- ma è un dato oggettivo che gli smalti di Chanel sono quanto di peggio ci sia in giro.
Tempo fa pubblicai su FB una foto del Particulière messo dodici ore prima e già sbeccato... una cosa oscena. Lo stesso giorno comprai questo smalto Kiko pensando fosse un buon dupe, e mi accingo ora a fare qui la stessa cosa fatta mesi fa qui ossia girare come una scema per qualche giorno con uno smalto in una mano ed un altro nell'altra. La regola è la stessa: se nessuno ti interna, vuol dire che è un buon dupe. Indovinate? Sono ancora qui!


Lo smalto di Chanel è celebre per il colore irreplicabile, una buona stendibilità (nonostante questa boccetta risalga a due gloriosi anni fa, ossia appena uscì), una coprenza ottima con una passata sola ed una durata da far accapponare la pelle. A me si scheggia mentre dormo a quanto pare, figuratevi. Prezzo raccapricciante di ventitré euro.
Quello di Kiko è molto fluido, si stende bene, si asciuga in minor tempo ma essendo meno coprente ha bisogno di due passate. Il colore è leggermente più scuro di quello Chanel. Più marrone direi anche se a catalogare certi colori ho sempre difficoltà. Inoltre è sensibilmente più lucido del Particulière.
La durata è quella tipica di uno smalto Kiko ma comunque migliore di un qualsiasi Chanel, diciamo circa due/tre giorni. Il prezzo è di tre euro e novanta.

Come dupe non è proprio perfetto ma vi dirò, a me piace quasi di più... ditemi voi se è passabile.

Kiko 1, Chanel 0. Fuck yeah.

P.S.: Ah, poi mi scuso per le unghie talmente corte da essere quasi inesistenti, ma ho ripreso ad avere a che fare con il medioevo il che significa: paleografia, testi antichi (molto antichi, spesso), codici... le unghie lunghe non sono proprio il caso!

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