Recensione contest OPI



Chi mi segue sa che sono alla costante ricetta del rosso perfetto. Quel rosso lucido, brillante, deliziosamente '50. Che si abbini al mio rossetto favorito (Chanel Rouge Allure in Paris) e che, possibilmente, duri a lungo senza rovinarsi, ché non c'è cosa più brutta e trasandata di un bel rosso scheggiato. Altro? Beh, se poi si asciuga anche velocemente, allora è davvero lo smalto perfetto.

E posso dire d'averlo trovato. No, non sarebbe corretto: diciamo che me l'hanno mandato. Mi ero addirittura dimenticata di specificare nella mail la mia preferenza -mea culpa- e mi hanno mandato questo rosso incredibile. Qualcuno alla OPI mi legge nel pensiero evidentemente.
Assieme al "Big Apple Red" mi hanno mandato un colore tenue, delicato e raffinatissimo chiamato "Samoan Sand". Diciamo che ne ho apprezzato molto uno, ed un po' meno l'altro...
Dopo il cut, la recensione dettagliata di entrambi…

Senza flash

Partiamo, ovviamente, dal mio favorito, il "Big Apple Red": quella che mostro nello swatch è la seconda applicazione. La prima l'ho fatta per testarne soprattutto la durata (senza top coat, perché temevo portasse via il colore e facesse diventare lo smalto "gommoso" cosa che è effettivamente avvenuta) che, devo dire, è eccellente. 
Con flash
Ho messo lo smalto immediatamente dopo aver ricevuto il pacchetto mandatomi dalla ditta. Solitamente tengo lo smalto massimo due giorni perché alla prima minima scheggiatura divento isterica e tolgo tutto.
Ebbene, questo l'ho portato, perfetto e senza top coat, per quattro. E non sono certo una che "sta con le mani in mano", come si suol dire :) doccia tutti i giorni, shampoo, scrub, piatti, tanti appunti a lezione... insomma, questo bel rosso avrebbe avuto mille occasioni per rovinarsi, ma non l'ha fatto. Solo il quarto giorno ha iniziato a rovinarsi, leggermente, ai bordi. Ma l'ho aggiustato rapidamente ed è stato come nuovo. 
Si stende benissimo perché è molto fluido ed ho notato che ne basta poco. Ogni volta dovevo "scaricare" il pennellino nella boccetta (e questo è un bene: non voglio sprecarne neppure una goccia!). Il pennellino è lungo; potrebbe essere migliorato se fosse stondato, alla fine, per seguire la forma dell'unghia, ma sono piccoli dettagli da maniaca dello smalto.
Ho provato ad asciugarlo in due modi: tradizionalmente e con le gocce Essence. Il risultato è stato migliore au naturel: si asciuga in pochissimi istanti. Solitamente la seconda passata si asciuga più lentamente della prima -mai capito il perché-, ed in effetti anche con questo smalto è successo così. Ma visto che la prima si è asciugata in pochi secondi, è stato ridotto anche il tempo della seconda! Invece con le gocce Essence il risultato tendeva ad essere un poco opaco mentre di suo è di una lucidità che non ho mai visto in nessuno smalto. 
E' molto coprente già dalla prima mano. Diciamo che con due è più rosso, mentre con una, a mio avviso, vira più sul fucsia; inoltre ho voluto darne due mani per aumentarne la resistenza.
Il colore è rosso, luminoso, fortunatamente non vira né all'aranciato né al marrone/bordeaux. Insomma è un vero passe-partout, che ho potuto portare sia al mattino, all'università, sia la sera fuori con le amiche (e quanti complimenti ho ricevuto…! Sanno che sono una fanatica di smalti rossi, e a loro di questo ho parlato benissimo).
Solitamente non utilizzo una base (non so il perché ma quando la uso dopo lo smalto si stende male), so che dovrei perché colori così carichi macchiano ed ingialliscono le unghie. E indovinate? Esatto: il Big Apple Red non mi ha tradita neanche nel momento della sua rimozione! Un colpo d'acetone Essence e via. Chiaramente con un colore così carico si deve insistere un po', ma alla fine le mie unghie erano perfette, come se non lo avessi mai messo.
Insomma, promosso a pienissimi voti! Ed il fatto che non sia in una collezione effimera, ma sia uno dei "grandi classici" OPI mi rende anche più contenta, perché so che una volta finito potrò riacquistarlo sicuramente.

Parliamo adesso, invece, del Samoan Sand.
Due cose non capirò mai degli smalti chiari: 1) perché sono più vischiosi di quelli scuri e 2) perché ci mettono tanto tanto tempo ad asciugare.
Ed infatti… è vischioso davvero, stenderlo in maniera uniforme è un'operazione che richiede attenzione (al contrario, ormai metto lo smalto rosso quasi ad occhi chiusi) ad ogni particolare, soprattutto sulla punta dell'unghia dove tende a provocare piccoli, fastidiosi grumi.
Non ho trovato però eccessivamente lungo il tempo d'asciugatura, almeno quello della prima passata. Quello della seconda, sì, decisamente. Ma ho comunque insistito a dare due mani, perché è molto chiaro e, come tutti gli smalti chiari, con una mano sola tende a formare antiestetiche striature. 

Il colore è... no, fermi, quale colore? Se nella boccetta è esattamente sand, sabbia rosata, una prima passata è praticamente uguale ad uno smalto trasparente, leggermente opaco e lattiginoso. Con due mani si eliminano (non del tutto, però!) quelle brutte striature. Ho provato persino con tre mani, e il risultato è stato migliore, ma insomma, tre passate...? No, non ci siamo. Peccato, perché boccetta il colore è molto bello, anche se immagino stia meglio a mani più abbronzate delle mie. Ho idea che sarebbe perfetto al mare.
In ogni caso è un non-colore certamente raffinato, che vedo benissimo soprattutto per una french manicure ben fatta.
Ora, questi "contro" che ho elencato sono tipici di tutti gli smalti chiari, quindi non ci sarebbe nessun problema... ma costa 15 euro. Li spendo più che volentieri per un Big Apple Red -sì, farò l'ordine appena mi finisce la boccetta. Sono innamorata, che volete farci-, resistente e particolare, ma di questo Samoan Sand esiste qualche migliaio di dupes ad un quinto del prezzo (tanto per intenderci: Essence, Catrice, Kiko), in alcuni casi un poco più fluidi e stendibili e resistenti.
Comunque, tanto per divertirmi e vederne l'effetto finale per abbellirlo ulteriormente, ci ho messo alcuni sticker da nail art di Essence. Io e la nai art non andiamo molto d'accordo, ma mi conoscete… se è rosa, non resisto :P applicarli, con un paio di pinzette, è stato più facile di quanto pensassi!
Gli sticker French Glam sono adorabili. Ne ho attaccati un paio sul cellulare ^^

Ci sono tanti metodi per accaparrarsi una boccetta (15 ml! Tanti, per una boccetta bella pesante, che immagino mi durerà fino alla mia lontanissima laurea) di OPI. Il più classico -e consigliato, vista la disponibilità di colori- è la spedizione tramite il sito ufficiale italiano: opishop.net
Ed ecco il risultato finale!
A Bologna, dove vivo, ci sono due negozi che vendono OPI: Elisir Parfum in via S. Felice 25/4 ed in una laterale di via Indipendenza, diciamo di fronte ad H&M (ottimo binomio: vestiti cheap ma belli e smalti). I prezzi sono in linea con quelli del sito, il che è ottimo.
Su internet gli smalti si possono comprare anche attraverso vie "ufficiose" quali Asos (che ha recentemente eliminato le spese di spedizione) ed HQHair. 

Quindi, considerazioni finali: la mia prima esperienza con OPI è stata un fifty-fifty, che però considero più che positivamente essendomi innamorata di uno smalto. Il Samoan Sand... gli darò altre occasioni, mi pare ovvio, perché è portabile e molto chic. 

Note sparse:
Adesso mi taglio le unghie cortissime! Le tenevo medio-lunghe per fare le foto e gli swatches, ma che fastidio XD adesso le taglio corte e le lascio per qualche giorno senza smalto. 
 La tappezzeria di sfondo è quella del mio salotto :) 
I nomi degli smalti. Parliamone. Ma quanto sono carini e originali? Io vorrei comprarli tutti giusto per quelli; prima o poi metterò le mie rosse unghiette smaltate su "You Don't Know Jacques", "Bastille      My Heart" e "Russian Navy". Anche "Suzy says feng shui" mi piace.
Per fare gli swatch ho dato uno smalto in una mano e l'altro nell'altra mano. Poi me ne sono scordata e sono andata in libreria così. 
Ancora un ultimo ringraziamento all'azienda, che con questo concorso non solo ci ha dato la possibilità di provare questi prodotti altrimenti difficilmente reperibili per alcune, ma ha anche sottolineato e riconosciuto il "lavoro" di noi blogger. 

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